La nostra neonata linea del tempo antico.
E' molto semplice ed umile, ma efficace.
Va dal 4500 a.C. al 400 d.C. mentre in lontananza (al di là della porta, insomma) c'è una sezione dedicata al mesozoico e al neozoico.
Ci sono molte teorie sull'approccio alla storia.
Dal tradizionale applicato nella scuola (dal tempo più lontano al più vicino) a quello proposto da Rudolf Steiner il quale, in base ad un esempio visivo, propone la storia come un abbraccio di persone che, partendo dal bambino, si espande verso il padre, il nonno, e così via.
Non nego di esser affascinata da ogni teoria o riflessione pedagogica-educativa,
ma poi, nella realtà quotidiana, vado incontro alle esigenze e agli spunti concreti che provengono dalla famiglia.
Avendo BGM iniziato anni fa quell'approfondimento che, anche da un punto di vista storico, l'ha portato ad interessarsi ai dinosauri e poi ai primi animali e, ancora, agli uomini preistorici, ci siamo fermati lì.
In questi giorni stiamo leggendo l'Iliade (Dami Editore), a quanto pare il libro perfetto per BGM.
Questi due elementi hanno potuto coniugarsi,
così l'Iliade è stata datata ed inserita nella linea del tempo.
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Un piccolo cesto custodisce il libro, sempre a portata di mano |
Una delle cose che più amo relativamente al fatto di non aver "cartellini scolastici da timbrare"?
La libertà!
Non avere orari e il poter vivere senza sensi di colpa. E' proprio una questione personale, non voglio generalizzare.
E' che imparare è bello, è vivere! So che se loro dovessero andare a scuola non per loro scelta e volontà, perderebbero questa naturale connessione e la nostra famiglia si ritroverebbe con un ingente fardello di sensi di colpa e un non indifferente carico di stress!
Dicevo, mi piace che non ci siano orari!
Adoro, banalmente, ritrovarsi anche alle 21 a leggere (in questo caso l'Iliade)
sorseggiando una tisana, con la mente priva di torpore.
Si, lo amo!
Stamattina BGM si è svegliato con un obiettivo : creare l'organigramma del torneo di calcio che giocherà con(tro) il papà.
Qui sotto un dettaglio del suo lavoro.
Scrive sotto dettatura, iniziando a percepire e a distinguere le lettere nello spelling mono/bi-sillabico o globale.
La trascrizione di alcune lettere, come di alcuni numeri, non gli è ancora immediata
e, poiché è un perfezionista di natura (al contrario della mamma e del papà, bah), ha voluto esercitarsi.
Questa qui sotto (ossia la sua esercitazione) è tratta da "Il mio primo sillabario" di Manuela Duca (ed. Erickson.
Qui il video) acquistato per rispondere ad una mia esigenza.
Mi ero detta "Se, una volta pronto ad imparare a leggere e a scrivere, lo dovesse fare da solo (col senno di poi posso dire "come farà e sta facendo"), nessun problema; se, invece, dovesse chiedere aiuto a me?? Io non ho la più pallida idea di come fare!"
Nessuna intenzione di usare il libro con lui, ma di chiarirmi le idee interiormente (essendo a digiuno di metodi strutturati). Mi sono orientata su questo testo su consiglio di una amica maestra.
Last but not least, c'è questo frugoletto!
La foto è di questa mattina, quando per la prima volta l'ho sentito rivolgermi queste parole :
"Mamma, guardami" [pronuncia sua personale, eh]
e ha iniziato a lanciare per terra il foglio
per poi, ad un certo punto, dirmi un qualcosa che proprio non riuscivo ad afferrare...
finché BGM non ha detto "si, si, è la forza di gravità".
Ora inizio a capire le dinamiche delle famiglie numerose hs!