Tempo fa (intorno ai 18 mesi) avevamo creato la scatola di Marco Polo
all'epoca si era trattato di un'attività volta a far approcciare BGM a supporti differenti tramite pennallate di colore e il test sulla resistenza agli stimoli (pressione sulla scatola con il piede, con le mani, etc)
unendo a ciò l'aspetto curioso delle immagini da visionare tramite i buchi.
L'andamento ciclico di interessi aveva accantonato per un po' tutto il materiale
fino a che, pochi giorni fa, è emerso essere di nuovo nelle corde
Facendo capolino si è conquistato la sorpresa di BGM
che ha riservato, in quel primo incontro, una mezzora piena alla contemplazione delle immagini della scatola
e alla lettura del libro "Il Milione" (edizione per bambini, un libro ricevuto in eredità dalla mia infanzia)
Ho sempre sentito naturale ciò che Bruner ha definito "modalità di apprendimento a spirale" [ossia si parte da un tema "vicino" al bambino e progressivamente si sale verso conoscenze sempre più astratte che dialetticamente sono alla fine sempre "vicino" al bambino, di pari passi con la crescita cognitiva]
All'epoca si parlava di colori, di immagini strictu senso ("qui c'è un signore, ha la maglia rossa, etc" "qui c'è un cavallo grande, qui uno più piccolo...") ora l'interesse si indirizza sulla storia, sui personaggi, su cosa fanno e perchè
....eppure è passato così poco,
eppure è giù passato così tanto!
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