Apprendimento in famiglia, crescere insieme

Child-Led Learning

La nostra esperienza quotidiana

sabato 2 aprile 2011

Il maestro interiore

Si dice che il tempo sia un'invenzione prettamente umana e che in realtà non esista : appellandomi a questa teoria, stravolgo ogni ordine cronologico per ritornare a mercoledì

...............

Dopo il temporale, torna il sereno.
Così è stato mercoledì : un sole vigoroso e 19° di cui profittare

Pensavo di andare in ludoteca ma BGM aveva altri programmi per la testa
Pronti?
Il pomeriggio inizia alle 14, il riposino di un'oretta scarsa ha già portato ristoro

Prima di scorazzare all'aria aperta, il piccolo koala ha deciso di fare una cernita tra le sue macchinine, bisogna trovare quella giusta per il percorso geografico casa-ludoteca/musica (..si può dire che almeno idealmente ci siamo stati :) )

Un piccolo ripassino alla chitarra e all'esercizio del treno (su indicazione del maestro suzukiano, il dito - come un treno sulla propria rotta tracciata dalla rotaia - segue le corde da cima a fondo toccandone una soltanto senza sfiorare le altre)



...e via all'aria aperta tra corse, pedalate, ricerca di pietre,



per giungere alla sabbia

...qui mi devo (sof)fermare...

cerco di fare ordine per non risultare lessicalmente confusionaria e sgrammaticata, ci provo

la scena è semplice quanto profonda ed importante : un piccolo koala che testa la sabbia.. tasta con le mani, sonda la differenza tra quella bagnata  (più compatta soprattutto nei lanci) e quella asciutta (si disperde)

non si parla, o meglio, non si pronunciano parole
eppure si comunica



mi allontano, ho riposto più in là uno scatolone con dei piccoli scavatori e un piatto con della farina; in silenzio li sistemo alla sua portata ma in modo che non disturbino.

Si volta,

si, è ciò che serve

mi siedo e contemplo

ancora nessuna parola

avverto che manca qualcosa, non è una sensazione, è un impulso diretto dai due silenti interlocutori

mi allontano, trovo una formina da spiaggia, vi metto un po' di acqua

la porgo seguendo la stessa procedura

mi risiedo, contemplo ...e non chiedo altro di essere lì in quel momento

il tempo fugge,

l'attività è all'apparenza tranquilla, all'occhio disattento non disvela il grande moto interiore



Avverto sensazioni, quelle stesse che colui che è esterno e dovesse faticare a decifrare potrebbe trovare ordinatamente riportate in alcuni testi di grandi luminari [Montessori, Arno Stern, Munari]

L'attenzione cade sulle pietre, non sentite quanto è familiare? E' scritto lì sulla pelle, lo ricorda bene il naso, lo ricorda la lingua (il gusto è freddo e duro.. le granelle di sabbia), lo ricorda la schiena quando ci si sdraia


Pian piano sembra mutare atmosfera, oserei dire habitat.. lo scenario è lo stesso ma è la percezione a creare i costumi di scena

Lo scatolone mette a disposizione anche i colori primari, delle ciotole, una piccola scatola e delle noci


un vortice di colori e di schizzi si materializza
nascono nuove sfumature, nuove tonalità


le mani del piccolo koala sono diventate rosa dall'unione di colori

sono le 18.30 ci aspetta un bagno caldo a mo' di completamento

Terminata la scorsa settimana la lettura de "I Miserabili" (da almeno un anno i lavaggi del piccolo koala sono contornati da letture o musica, questo se il suo animo è  ben disposto/in affinità), ho ripreso in mano il primissimo libro letto a BGM "Il mondo di Sofia".
Si tratta certamente di tutto un altro stile, potrei trovare persone che riterrebbero quest'ultimo discutibilmente apprezzabile ma questi ultimi, per convincermi, dovrebbero proprio riuscire a sradicare l'affetto saldamente ancorato a questo libro (letto per la prima volta a 11 anni, il primo libro - il primo prodotto quanto più vicino ad un essere umano se non altro perchè fuoriuscito da una mente- che mi ha ascoltato).
Iniziamo con il primo capitolo

cosa succede?

Chi è il lettore?

Già alla 4-5a frase i ruoli si sono ribaltati, dopo ogni parola/frase di portata compiuta e finita, c'è un intervento del piccolo koala. Dal gatto Serekhan di Sofia, si passa alla rassegna dei nostri 3 mici con tanto di schedatura sulle loro caratteristiche fisiche e comportamentali per giungere alle denominazione delle parti del corpo dei gatti (coda, vibresse, collottola, orecchie sulla testa, etc); dal giardino in cui Sofia passeggia al nostro cortile;
per giungere infine alla domanda che più tormenta Sofia in quel dato momento :

"Chi sei tu?"

Sofia non sa dare risposte, il dubbio la anima.. mi sento partecipe del suo stato interiore

... il piccolo koala è nella corroborante età delle certezze, insomma, non ha dubbi :

"Tato!"  [così si definisce dal nomignolo usato più frequentemente in casa]


Dopo cena, tutti tre insieme, ci siamo applicati e messi alla prova con l'attività suzukiana dei pallini (link)

Prima di dormire, ha voluto rileggere la storia del topo di città e di campagna per la quale al momento nutre una netta preferenza

3 commenti:

  1. Molto bello questo post: complimenti!!!

    p.s. i Miserabili è il mio libro preferito: come l'hai trovato???

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  2. Molto bello il tuo bambino è il ritratto della salute.. :-) spero che mi verrai a trovare presto al blog! :-) baci!

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  3. @Luigi, ti ringrazio
    Confermo, il libro merita di diritto un posto d'onore tra i preferiti!
    A presto

    @Dorotea, grazie! Passerò di certo a trovarti!
    Un abbraccio

    RispondiElimina

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