Apprendimento in famiglia, crescere insieme

Child-Led Learning

La nostra esperienza quotidiana

martedì 30 agosto 2011

Afa chiama Acqua.. Acqua chiama...

Acqua chiama tanto, tantissimo

dal nuoto (ricco di tuffi e immersioni), ai travasi, al salvataggio degli insetti con tanto di contemplazione dei medesimi, a......
a.......
a......
....e anche ad alcuni spunti che l'acqua stessa ci mette proprio davanti agli occhi sulle sue proprietà e quant'altro

Quello cerchiato in rosso è un moscerino, purtroppo l'immagine rimpicciolita non rende giustizia, mi spiace
ad ogni modo, abbiamo notato (soprattutto grazie alle vespe che hanno "nidificato" sotto la tettoia) che c'è uno strato, la pelle dell'acqua, sulla quale gli insetti si appollaiano senza sprofondare (anche se a volte capita pure questo! Il nostro retino è, non a caso, sempre pronto all'uso per il salvataggio)


BGM ha, poi, notato ed è rimasto affascinato dal riflesso

riflesso del canotto in acqua..permettetimi di sottolineare che
questo canotto ha 20 anni, era mio!

riflesso della cinta muraria
 e sta testando in ogni occasione quello che è il fenomeno della propagazione..
...onde create soffiando o col tocco che si allontanano dal punto di origine

onde gentilmente concesse e prodotte nella ciotola del cane



“Nell’acqua respiro!” – sussurra un bel pesce –
“Nell’acqua si entra, dall’acqua si esce.
Spruzzare gli scogli, guizzare, nuotare:
son tante le cose che in acqua puoi fare.”

- Filastrocca sull'acqua -







 

lunedì 29 agosto 2011

Esubero di bottoni?

Uniamoli!!
A cosa serve?
Basta darlo in mano alla Creatività,
non c'è bisogno d'aggiungere altro!


Per esempio, con un elastico si possono creare forme e disegni,
identificare le quantità *chiuse nel recinto*


e affinare la logica e la motricità fine





L'idea l'ho scovata su Pinterest
la fonte segnalata come originaria
è questa 

sabato 27 agosto 2011

Cowboy e indiani

Tutto è nato da questo episodio dei Barbapapà [versione francese]





in cui si parla di Buffalo Bill e degli indiani

BGM ha appreso a memoria quasi tutte le battute, adora questa puntata!

Poichè nulla accade da sé, PapàFolletto una sera è tornato a casa con una bustina colma di personaggi e elementi scenografici afferenti agli indiani e ai cowboy (si, si, proprio quelle bustone a basso costo piene di ogni cosa..persino un finto falò)


Da ciò ha avuto origine l'excursus



da qui  ho reperito la cartina con le varie tribù indiane e la loro ubicazione (l'ubicazione nel nostro caso è un contorno; di interesse, invece, il nome delle tribù anche *solo* per un discorso fonetico)




Tra questi elementi scenografici, non poteva mancare il totem (visto, ebbene si, anche in un'altra puntata dei Barbapapà, quella sul teatro)


Così ho proposto a BGM di realizzarne uno :
proposta accordata e accolta con grande entusiasmo!!

Eccolo, quindi, al lavoro


seguendo e intreccando pennellate di colori sulle anime dei rotoli di carta,  
colori che, come da sempre, sono realizzati da sue miscele di colori primari.

 I rotoli sono stati, infine, assemblati con colla a caldo,
idem il naso e le ali



Il totem si è anche prestato a danze in cerchio,
danze nelle quali BGM e la sottoscritta hanno fatto da padroni con il contributo musical-sonoro del papà munito di improvvisato tamburo

Grazie al nostro fedele mappamondo luminoso e l'atlante deagostini li abbiamo collocati *geograficamente* (contempliamo atlanti e il mappamondo da quando era piccolissimo, la crescita agevolerà l'astrazione per la completa comprensione... senza fretta..senza necessarietà)

Sempre per quanto riguarda gli indiani, abbiamo trovato in biblioteca il libro :  "10 piccoli indiani" della Mondadori (_Walt Disney) stampato nel 1968.. una  vera chicca!! Abbiamo appena rinnovato il prestito, ha delle immagini fantastiche!

In merito ai cowboy, al supermercato ho trovato questo album :


  "I cowboy con adesivi" Edibimbi

beh..quale bambino non ama gli adesivi?

Una bella occasione per conoscere nuovi termini con Lazo e Sceriffo
e osservare le tipiche scenografie da Far West!


Tutto questo si è protratto per lungo tempo e dura tuttora..
goccia dopo goccia.. scoperta dopo scoperta..
e so che non finirà

venerdì 26 agosto 2011

Matematiscoprendo

Sta per finire il nostro periodo di vacanze

La presenza costante del papà è stata fonte di un'ulteriore grande armonia,
sarebbe bello poter godere di più della sua presenza anche durante l'anno lavorativo!

Tra gite, scampagnate, viaggi, esplorazioni in casa
ci sarebbe da scrivere post su post

ma il tempo è quello che è,
mi limiterò a dei sunti cammin facendo

Inizio da quanto ho avuto modo di constatare anche oggi stesso

Già tempo fa avevo riportato pure sul blog delle meravigliose considerazioni sull'autonomia (anche) di interessi di BGM

quando era più piccolino, non sapevo come venirgli incontro durante le luuunghe giornate autunnali ed invernali, chiusi in casa, mi facevo in mille per offrigli materiali da conoscere (dalla farina alla casa fatta di scatoloni), c'era quindi una componente più strutturata che mi faceva grattare non poco la testa in segno di dubbio : "le mamme con cui parlo non fanno così, lo starò forse *rovinando*?"
ovviamente non c'è una risposta generale, ogni persona è un libro a sé

per quanto riguarda il libro BGM e MammaMarika il percorso è (ed è stato) fantastico
è in evoluzione
e il percorso puù strutturato (si fa per dire) ha ceduto il passo al cammino di BGM

che creatività, che fantasia!

Ascoltarlo nei suoi momenti di solitudine creativa in cui si intrecciano storie, dialoghi e/o linee colorate, è energizzante!

La dualità singolare si sta scindendo!

BGM sta germogliando, la sua struttura si sta delineando al mondo come una pianta a sé, con la sua propria linfa vitale e la sua storia tracciata..da sé!

Noto che coglie ogni spunto che gli interessi dalla quotidianità
così per le nuove cose
così per quanto già conosciuto

E' uno spettacolo poter ammirare i virtuosismi giocosi di due manine e un filo d'erba [il che mi riporta alla mente la mia di infanzia, anzi, le nostre... e i sapori descritti ne I giochi di Bruno]


così come entusiasmarsi nella conta dei legnetti (in modo globale)



passeggiata nel bosco


così come scoprire il lato interiore (intendo non quello meccanico come descritto qui), le luci che si accendono e.... oh, ma quelli li ho già visti!


un ascensore monopolizzato, un vantaggio per gli utenti pigri?

per non parlare della quantificazione degli episodi visibili nel dvd dei Barbapapà ("Mamma *4*, poi basta")

....e qui mi fermo per mancanza di tempo,
qui mi fermo in modo non esaustivo celebrando la naturalità  delle scoperte (per il lato che tecnicamente potremo definire matematico)
ne sono così commossa ed estasiata perchè è lui, perchè è libero, perchè posso assistere a questo spettacolo della vita


continua....

mercoledì 17 agosto 2011

Ecco l'ascensore!

Tempo fa abbiamo rivisato il Museo del Cinema di Torino,

questa volta BGM è stato rapito, fra le varie cose, dalla vista dell'ascensore
o meglio, dal suo funzionamento
corde che salgono e altre che scendono,
contrappesi....

Arrivati a casa, abbiamo avuto modo di riutilizzare scatole e filo per riprodurne il funzionamento

Attaccando un filo alla scatola (colorata per l'occasione!) mediante la pinzatrice,
così creando la base

al posto del ruotino, proprio della carrucola,
abbiamo sfruttato il cancello

dall'altro lembo sono stati legati due contrappesi (quelli gialli)


il gioco è fatto,
...e fatto, e fatto, e rifatto...

tuttora dimora in un costante interesse

Ah, non dimentichiamo la "bimba" che ammira il panorama offerto da questo ascensore,
le piace talmente tanto che..appena esce, rientra!

martedì 16 agosto 2011

Quassù non vivo in me ma divento una parte di ciò che mi attornia

Noi, piccoli e grandi in questo contesto


la montagna "occitana" solitaria, silenziosa e solidale




Ricca di frutti, fiori


e fauna

bruco operoso

Dona l'opportunità di una vita agreste, laboriosa e leggera allo stesso tempo

percorso con assi di legno
equilibrio

offre infinità di spunti




 sapori ed odori
Se solo potessi ricreare i suoni di sottofondo...campanacci di mandrie in alpeggio,
belati lontani, canti di grilli


Ogni casa invoca antiche genealogie


le vie si aprono a sentieri liberi e selvaggi

 

e poi c'è lei, una piccola vetta, uno spicchio di versante da scalare insieme


sembra di volare







Siamo qui, siamo liberi, siamo linfa vitale




Qui non palazzi, non teatro o loggia
ma'n lor vece un abete, un faggio, un pino.
Tra l'erba verde e'l bel monte vicino
levan di terra al cielo nostr'intelletto 
- Petrarca -



[Il titolo è tratto da un pensiero di Lord Byron]







giovedì 11 agosto 2011

In BoNca, i denti

La bocca, o come dice BGM, la bonca
è composta anche dai denti, quelle ossa (termine al quale BGM fa seguire la canzoncina dello "scheletro") che attirano a tal punto che un piccolo koala, tra i vari, potrebbe non resistere alla tentazione di infilare un ditino per tastare con mano!

Lasciando alla vita vera la priorità,
abbiamo affiancato questa buffa creazione che ci ha coinvolti tutti (custodisco una foto di papà Folletto che fa sbellicare ma mi è stata vietata la pubblicazione :D)

La buffa creazione - qui sotto immortalata - nata "a sé" ha fatto in modo che si iniziasse a parlare dei nomi dei denti! Per tutta l'intera domenica (è un'attività di repertorio) non si è fatto che parlare di denti, sentire quelli veri e........ va beh la lingua in feltro è una tentazione, avremmo seriamente potuto esimerci dal creare filastrocche (solo fonetiche) di sillabe labiali? Ovvio che no!



A livello tecnico : la bocca è stata realizzata creando un ovale rosa su un foglio word poi stampato,
la lingua è in feltro (incollata all'estremità con colla a caldo),
 i denti in polistirolo uniti da due fili di velcro
il retro della bocca è stato rinforzato da un pezzo di cartoncino piegato



lunedì 8 agosto 2011

Materiale povero crea possibilità

Gironzolando presso il luogo di lavoro di papà, abbiamo scovato un tesoro

è composto da vari pezzi che si dividono e si uniscono,
che hanno buchi nei quali infilare le dita e creare cappelli per le signore unghie




ci si può fare di tutto, anche un bruco (! l'animale preferito del momento)



oppure le facce sorridenti dei bimbi


oppure torri (occhio al baricentro!), oppure ............................................................................................................




Per noi adulti che fatichiamo a vedere più in là, se non guidati,
si tratta di tappini di gomma



Il cielo

"Mamma, guarda, guarda, diventa rosa"






Montecatini, 3 agosto 2011
- BGM  che contempla il cielo,
trasposizione letterale fedele -

giovedì 4 agosto 2011

Non è un discorso facile

Non è un discorso facile

Sono nata con te, concepita come madre nello stesso momento in cui sei venuto in esistenza tu
non avevo molte considerazioni, volevo il "meglio" e sapevo che avrei capito la strada insieme a te

ero convinta di ciò ma non immaginavo quanto mi avrebbe stravolto la vita

ho sempre pensato che sarei stata una madre severa, una di quelle che mettono in riga, perchè così io ero cresciuta, quello pensavo fosse il meglio

ho pensato che sarebbe stata una perdita di tempo allattarti perchè mi era stato detto così da quando ho memoria

ho pensato che parte della vita fosse sui libri perchè era l'unica vita che io avevo conosciuto

ho pensato che le sfide tra pari e non fossero il motore perchè così ero stata istigata

ho pensato, pensato, pensato e poi sei arrivato tu

al contrario di quello che ha incorniciato la tua nascita, il travaglio che ha coinvolto la mia nascita di Madre non è stato brevissimo, anzi forse è ancora in corso, forse no
ma il cammino non è ancora terminato e non terminerà, per fortuna

Sei un bambino che non conosce lacrime
non nel senso che non sai cosa siano, semplicemente le sfiori

la constatazione più bella che io abbia mai sentito è giunta pochi giorni fa quando, parlando d'altro, papà ha esordito dicendo che tu sei stato un neonato senza lacrime
ed è vero
solo che la continua ricerca del cammino alcune volte fa dimenticare i passi fondamentali

nemmeno quando sei nato, al buio tra le mia braccia in una posizione primordiale, hai emesso un qualche lamento, ricordo solo il suono istantaneo e breve che hai fatto per procedere con il primo respiro ed è finita lì

ricordo le tue dormite sul mio corpo, era estate e faceva caldissimo, io leggevo o scrivevo e tu dormivi beatamente
non mi rendevo minimamente conto di quanto fossero importanti quei contatti
ero una ragazzina, ma non parlo di una questione anagrafica, parlo di maturità e consapevolezza che poco concerne con l'età
vivevo i momenti, anche con frustrazione, mi sentivo inadatta, mi sentivo una macchina (dai da mangiare, fai questo, fai quello), mi sentivo sola

e "sola" è proprio il termine giusto

credo che la piaga moderna più grande sia la sostanziale solitudine, soprattutto fra madri
i contatti ci sono, ci si vede, si chiacchiera,
ma non si comunica, non ci si apre
questo ci rende chiusi anche con noi stessi

non mi rendevo conto che l'unica cosa che avrei dovuto fare era viverti e seguire ciò che tu, saggiamente, mi mostravi
e non studiare per prendere quel 30 e dimostrare di essere una roccia
...roccia in che senso poi??? Anzi si, forse proprio roccia : statica, squadrata, limitata

Ricordo che quel "i bambini per dormire possono anche avere bisogno di piangere" mi stonava tant'è che pur di non farti piangere ti facevo ridere in ogni modo, tu sorridevi, ridevi, sorridevi e crollavi con il sorriso
ma che fatica... già, come sei stato paziente... era una fatica per entrambi perchè non era la cosa più naturale!
La linearità matematica qui non fa una piega!
Solo con il tempo me ne sono resa conto : bastavano i nostri corpi vicini, non c'erano bisogno di lettini, pupazzetti, canzoni, libri... la natura ci aveva già donato tutto
e così è stato (ed è tuttora) dopo questa Rivelazione Naturale

e poi c'era tutto il mio bagaglio di bambina condizionata
"la migliore" "la migliore" "la migliore" "la migliore".......

questo strambo mondo ha trasformato un termine potenzialmente positivo come "Meglio" in una stressante pressione

IL Meglio non è competitività, non è un voto, non è un "bravo" ricevuto, non è primeggiare

è vivere bene con se stessi, è benessere, è dinamicità, è ricerca nel rispetto di Sé e dell'Altro

ricordo i pianti fatti per la tua lontanza perchè dovevo studiare, dovevo rendere fieri i miei genitori che mi avevano dato tutto, oltre al timore di non prendere un bel voto perchè fondamentalmente io ero quel voto

no, questo non è sano
non è questa la Vita


Il mio bagaglio in fase di sfaldamento è ovviamente entrato in contatto con te

le letture che mi hanno accompagnata lo possono sintetizzare egregiamente

partendo dal Doman siamo finiti al Concetto del continuum

[è una schematizzazione da non prendere alla lettera]

Non ho mai pensato che tu dovessi vivere ciò che ho passato io
da tempo mi strideva, da tempo avevo compreso
e la tua nascita ha coinciso con il mio brancolare per cercare l'altro cordolo del mio percorso di vita

Non ho mai pensato che avessi dovuto scimmiottare competenze
né che avessi dovuto essere il migliore come mi era stato inculcato

ho sempre voluto il tuo benessere e ho iniziato scremando il mio vissuto non avendo altre possibilità di paragone :
ho incominciato eliminando i fattori negativi e tenendo i lati positivi e costruttivi della mia vita intellettualizzata dagli eventi (la mia infanzia non è stata così, sono stata  veracemente primordiale fino a quando mi è stato concesso)

ma, anche lì, qualcosa ha iniziato a stridere in me e in te

abbiamo accantonato ogni elemento che sembrava stonare (dire a chi dei due è difficile, la comunicazione non verbale è molto più efficiente e sintonica di quanto abbia mai creduto)
abbiamo eliminato prospettive di corsi (nuoto, inglese, motricità, etc) perchè fondamentalmente ci stanno stretti : come si fa a vivere armoniosamente dei momenti in cui prevale il gareggiare e il fare obbligatoriamente?

Allo stesso modo mi è sembrato così innaturale proseguire in alcune strade che non portavano a nulla...
hai appreso le lettere e i numeri  dalla targhe e dai cartelli puntando il tuo ditino interrogativo
continui a viverle tramite le letture dei libri e il mondo circostante così come il resto della realtà
da qualche settimana contornata da un sacco di meravigliose domande ("cosa mangi?" "cosa c'è dentro?" "cosa c'è fuori?" "cos'è questo?")

il mondo pullula di suggerimenti che sembrano spingere verso un percorso predeterminato : giochi, quiz (o flashcard), attività, etc

mi guardo intorno e ascolto te, di cosa hai bisogno?

Guardo il mondo sotto un'altra luce e vedo che c'è già tutto
e la sensazione è appagante, un senso legato al panismo rende tutto più sorridente e fiducioso

C'è bisogno di fiducia e serenità
nient'altro da aggiungere

Seguo la tua fantasia, mamma mia, la tua fantasia...

la fantasia è una chiave estatica, va a braccio con la creatività e con la consapevolezza di sé

ricordo che da piccola mi era stato detto che essere fantasioso è affine con l'essere svampito

questa credenza ottusa  sembra poggiare sulla stessa convinzione che tiene separate innaturalmente la filosofia dalla matematica
come se l'una fossa "scriterio" e l'altra "razionalità"
eppure il primo vagino l'hanno emesso insieme, volontariamente, con naturalità
e l'essere senziente sa comprenderlo senza doverlo apprendere.

Ora hai 26 mesi,
il nostro cammino, 35 (anzi 36)

immagino spesso il percorso duale che, dal mio punto personalissimo di vista, appare talvolta come il filo di una matassa,
altre volte come una candela che galleggia su un fiume pieno di riottoli confluenti, deviazioni e rapide
non è un fiume con una rotta tracciata, è Pura Possibilità, è Divenire

In questo ultimo mese mi sono ritrovata in completa discussione,
se vogliamo prendere l'immagine del filo, potrei dire che dovevo slegare un altro nodo
oppure che la fiamma della mia candela stava vacillando sobbalzando su una piccola rapida

mi sono sentita chiusa, senza energie
ho avvertito che qualcosa doveva mutare ma, come sempre, la questione più difficile è comprendere dove stava suonando questo allarme

Le percezioni che mi emani e la vita me l'hanno nuovamente segnalato

l'allarme parlava di nuovo di serenità e fiducia nel corso degli eventi
mi parlava di fluire naturale e di fede nell'ambiente e nella gioiosa quotidianità
scevra dalla noia che si pretende che esista senza "nuove novità" e attività

senza rendermene conto, seguendo il flusso di coscienza, le immagini che ho tirato in ballo sono estremamente pertinenti.. un nodo o una piccola rapida, non sono una deviazione, sono un passaggio di uno stesso tratto di cammino

ebbene si, la riprova di quanto già intrapreso che necessitava, però, un ulteriore passo in avanti


Sto facendo questo passo!




probabilmente questo blog sta diventando sempre meno strutturato
ma è anche vero che è nato sin da subito così
come una massa colorata e dinamica
che si aggiunge alle considerazioni conscie di una Vita







Allacciatura montessoriana : bottoni

Dal relax delle vacanze toscane, pubblico un materiale creato in precedenza :

l'allacciatura con bottoni!


Ai miei tempi io avevo l'orsetto "Teddy l'insegnante" come materiale versatile (bottoni, lacci, cerniere, velcro)
BGM è l'attuale possessore di Teddy ma, ahimè, ormai è sgualcito a tal punto da evocare solo lontanamente le sue multiple funzioni!

Ora, vengo al nostro dunque

la base è costituita da un pezzo di compensato avanzato,
la stoffa sono resti inutilizzati dalla nonna.

Con una graffatrice ho fermato le due estremità di tessuto al quale ho aggiunto sia i bottoni (di diverse forme e dimensioni) sia le asole

Tutto qua, niente di più!




Le manine laboriose si sono subito interessate, ma non per molto

Al momento l'allacciatura è ferma al suo posto,
in attesa di rendersi disponibile, se mai dovesse interessare



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