Apprendimento in famiglia, crescere insieme

Child-Led Learning

La nostra esperienza quotidiana

giovedì 24 giugno 2010

Incontri con uomini straordinari di Gurdjieff



Mi sono imbattuta in questo libro spinta dalla mia solita curiosità (che sfora nell'"ubris" come direbbero i nostri antesignani greci); una curiosità un po' superficiale, se così vogliamo definirla, considerato che il mio intento era quello di poter comprendere a pieno il significato de "La cura" di Battiato, comprensione che sino a questo momento non mi era così accessibile.
Che Battiato abbia tratto spunto dagli insegnamenti di questo movimento o meno non è affar mio o, per lo meno, è passato in ultimo piano quando mi sono immersa nella lettura di questo romanzo picaresco tanto semplice nello stile quanto profondo e complesso nei concetti espressi.

Da mamma, poi, l'ho letto sotto un'altra luce, quella che illumina verso una comprensione più lata : l'apertura mentale da offrire ai noi stessi e alle generazioni future rappresentate dai nostri figli

Lasciando ai lettori le conclusioni e le riflessioni al riguardo (sono troppo personali per poterne offrire una recensione), riporto qui un episodio tratto dall'esperienza di vita, volta ad avvalorare la mia teoria sui libri;
la lettura non consiste in un passatempo ma in una vera e propria storia d'amore:
solo una volta terminata o dopo il primo periodo di rodaggio, si può comprendere se ne vale la pena , se ci ha dato/ sta offrendo qualcosa oppure no

Scene di ordinaria follia :

Papà Folletto "amore, vorrei parlarti di noi"

Io "Dimmi amore"

Papà Folletto "so che ti piace leggere, non ho mai avuto niente da ridire della luce accesa sino all'1 di notte, ma ecco..."

Io "Suvvia Papà Folletto, non esitare, che problema c'è?"

"Da quando ti sei data ai racconti erotici?"

"Eh???"

"Si, cioè questi incontri con uomini straordinari, di che tipo sono?"

"Amore, per questa notte spengo la luce, dormiamo, è meglio"

sabato 19 giugno 2010

I bambini e la natura



Sono cresciuta in campagna, libera, selvaggia
libera di toccare, scoprire, assaporare, sperimentare.
Nonostante non siano passati molti anni dalla mia infanzia, ora tutto è cambiato.
I posti sono i medesimi ma la loro struttura è mutata.
Al posto di un immenso orto (oserei definirlo "campo" per le dimensioni"), c'è un grande cortile pavimentato, al posto di alberi da frutto ci sono borghesi siepi,
i sassi distribuiti secondo le regole che solo la natura può dettare, sono stati sostituiti da una composta duna di sabbia e ghiaietta
Scorci differenti, meno bucolici ma lo spirito rimane

Al corso pre-parto ci han fatto presente che il bambino ha bisogno di stare fuori, di sentire la natura perchè si sente ancora parte di essa e di questo me ne ha dato conferma (come fa tuttora) il Piccolo Koala
La musica e il senso del ritmo seguono leggi naturali, con il tempo, però, l'uomo tende a dimenticarli perchè corrotto da ciò che è artificioso.

Preservare lo spirito, la nostra natura

Il Piccolo Koala vive e respira il mondo in verticale
dalla terra ai frutti, ai colori del cielo aperto


Mettiamo un po' da parte la vita frenetica e i domestici compagni artificiali



Per rimanere in tema, consiglio il testo "L'ultimo bambino nei boschi" di Louv Richard e un'immersione nella musica della natura a 432 hz con "the Secret of sound"

venerdì 18 giugno 2010

I love shopping con il Koala

Non ho mai amato particolarmente le giornate al centro commerciale
le ho sempre considerate un'alternativa da tenere in considerazione solo nella stagione fredda
ho sempre temuto il loro effetto su di me : secondo non so quale trasformazione metempsicotica, mi ritrovo nel vivo di scene da film
Avete presente quando, dopo aver razziato l'intero reparto ultimi arrivi, vi aggirate furtivamente in cerca di un camerino libero (merce rara), guardando con aria di sfida chiunque altra presente e addocchiando ciò che stringono le altre persone fra le mani nella speranza che lo posino o che, almeno, non si tratti della vostra taglia?
Bene, mi state seguendo

e poi, mi sono sempre detta che i negozi non fossero luoghi per bambini : il loro naturale esplorare e toccare, non va di pari passo con il contegno che si deve mantenere.

Fatto sta che, poichè il Koala scarseggiava in maglie e pantaloni, ci siamo decisi.

FASE 1 : Il viaggio

Io "Grandmother vieni con noi?"
Grandmother : "Ma si, tanto ho poco da fare"
Io"Bene, vieni piccolo koala, sali in macchina è già tardino"
Piccolo koala "babaia"
Io "si, è vero amore il cane abbaia, vorrebbe venire con noi, su allacciamoci le cinture così partiamo"
P.K. "Mamma, acqua"
Io" Certo amore, eccola qua"
P.K. "Mamma, cotto"
Io "Amore, eccoti qua il biscotto"
P.K. "Mamma, acqua"
Io" E' lì cucciolo dolcino"
P.K "Mamma, coco"
Io "Certo, ti prendo subito il ciuccio"
P.K. "Mamma, acqua"
Io "Si amore"
............
...........

FASE 2 : L'arrivo

Bancomat, preso
borsa di recupero extralarge, presa
carrello, preso

Piccolo Koala, vieni, sali nel carrello, è giunto il nostro momento

Mi guardo intorno : altri adulti con bimbi sono presenti, tutti composti nei loro passeggini o nei seggiolini del carrello e poi ci siamo noi : il piccolo koala detesta stare seduto, apprezza di più stare in piedi posizionato in punta al carrello come la vedetta di un vascello e, poichè è mio figlio, dopo poco vuole cambiare posizione. C'è bisogno di un indizio per riconoscermi?
Sono quella mamma che trasporta in braccio il piccolo koala facendogli le pernacchie sul collo
Ah si, sono anche quella che gli ha insegnato i vari usi alternativi delle scale mobili

L'ingresso nei primi negozi ci serve come rito di iniziazione, lì ci siamo ambientati
ma non è di certo in quella fase che ci siamo sbizzarriti

FASE 3 : Mamma, il piccolo koala aiutante, i camerini,

Negozio numero 4.
Grandmother "Non compri nulla per te?"
Io "No, non è ho voglia e poi il mio conto si sta leccando ancora le ferite del mese"
..............
Io "Beh, dai un giro nel negozio numero 4 lo possiamo fare, in fondo non trovo mai nulla che mi ispiri, il mio portafoglio è al sicuro; e poi è spazioso, il piccolo koala si divertirà di certo"

Entriamo.
Immaginate un campo fiorito, con tanti alberi da frutto rigogliosi, i giochi di luce del sole con la carta stagnola-allontana-uccelli

Bene, togliete ogni elemento bucolico,
mantenete le dimensioni del campo
ma al posto degli alberi da frutto mettete tante mensoli e appendiabiti fioriti
infine, tante luci che poco han a che vedere con il sole

Benissimo, questa era la situazione

Il piccolo koala corre entusiasta verso una mensola alla sua portata
"Amore, hai visto che bello, mi raccomando, fai occhio a non sgualcire gli abiti"

C'è la musica di sottofondo, improvvisiamo un balletto diretto dal piccolo koala
Un cappello di paglia ci intrattiene per un paio di minuti : è divertente metterselo e guardarsi allo specchio, per poi ritogliero e magari coprirsi la faccia

Io "Amore, vieni ad aiutarmi a scegliere qualcosina?"
P.K. "Mamma, eeeeeeeeeeeeh"

Circondiamo un settore, il piccolo koala da una parte, io dall'altra, entrambi ci ritroviamo trionfanti : io ho trovato 3 capi che mi stuzzicano, il piccolo koala due appendini lasciati dall'incuria della gente e che lui sfodera orgoglioso.
Un applauso per le nostre scoperte è d'obbligo!

Non finisce qua
i camerini da donna sono tutti occupati, non ci perdiamo d'animo e chiediamo se è possibile avventurarci in quelli da uomo .. certo che si, non c'è nessuno

"Amore, mamma va a provare gli abiti, entri con me?
il piccolo koala entra
inizio a spogliarmi, arrivo al punto in cui solo l'intimo mi copre
P.K. "Mammaaaaaaaaaaa" e fa segno di voler uscire
io "Cucciolo esci da sotto, mamma adesso non può aprire"
P.K. "Mammaaaaaaaaaaa"
io "amore da sotto"
e mi accovaccio per mimare l'atto che avrebbe dovuto compiere.
Con faccia perplessa mi fa nuovamente segno di voler uscire
Nascondendomi dietro la porta, gli apro uno spiraglio
Tento di infilarmi la maglia e
"Mammaaaaaaaaa"
"Ehm si, amore, entra ma cerca di non spalancare perchè sono nuda"
e il tutto si ripete ma a quel punto con una vena più comica, tant'è che tra abiti da prendere e scartati, appendini accatastati dal piccolo koala e scivoloni, ci ritroviamo entrambi seduti a terra in un camerino da uomo isolato dal negozio a ridere fino alle lacrime

Missione compiuta 6 indumenti + 1 cappello di paglia scelti

Ora ci vorrebbe una marcia trionfale
Nessun problema, prendo il piccolo koala, lo metto sulle spalle e la intono dirigendoci verso la cassa :
lui balla
io canto

Sono le 18.58, fra due minuti Papà P. tornerà a casa, avviso del ritardo

Troviamo ancora il tempo per una salita-discesa sulle scali mobili salutando gli altri bimbi

Quanto è bello passare il tempo con il piccolo koala!

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Ecco qua, ci risiamo
buttare giù sommariamente il racconto ha avuto il solito effetto catartico:
ora mi sento quasi stanca, svuotata da intrecci ma arricchita di emozioni solide
senza dubbio fisicamente stanca

Ora ripenso alla grande lezione che abbiamo imparato il piccolo koala ed io :

un bambino di 13 mesi, si avvicina, prende un abito appeso, guarda l'appendino, lo analizza e riposa il tutto al proprio posto
una moltitude di adulti, si avventa sulle scatole delle scarpe, le prova e le lascia buttate alla rinfusa

...la relatività dei concetti... insensati pregiudizi

giovedì 17 giugno 2010

Elucubrazioni

Mi sto domandando da che parte si inizi

Beh, si può cominciare con una frase di sconcerto :
Io, proprio io,
quella che ha sempre fatto a pugni con i diari personali (preferendo riempirli di adesivi)
e con i temi scolastici, ho un blog
Onestamente non credo di aver nulla di interessante da scrivere e raccontare, in fondo, le mie esperienze non sono che quelle di tutto il mondo e il blog non è che una nuova riconferma.
Ecco, nella mia mente si è appena accesa una lampadina
ecco, ora il mio blog ha un senso : imprimere date e sensazioni di vita personale
Ambizione umile ma almeno uno scopo esiste

Quant'è bella giovinezza
che si fugge tuttavia
chi vuol esser lieto sia
di doman non c'è certezza

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