Apprendimento in famiglia, crescere insieme

Child-Led Learning

La nostra esperienza quotidiana

martedì 30 luglio 2013

Unschooling

La scelta del titolo questa volta è dovuta scendere a compromessi. 
Che motore di ricerca sia. Stop.


Ci sono sentieri che si aprono inaspettatamente.
Anzi, no. Inaspettatamente, no!

Ci sono sentieri che si aprono, a lungo aspettati.

Così l'inizio dello studio del Sanscrito che, chi più chi meno, ci sta coinvolgendo tutti.

Da anni (un decennio?) lo desideravo e quietavo questa spinta ripromettendomi che prima o poi mi sarei iscritta al corso di laurea.

Poi, la conoscenza più stretta con la comunità punjabi del nostro paese.

Poi, i dialoghi, poi la scoperta di affinità.

Così scopro un nuovo mondo.

Inizia la scoperta e i primi passi verso una conoscenza.


Poi ancora, un soggiorno nella selvaggia montagna occitana a 1700.

Là il baratto o l'autoproduzione o l'arrangiarsi e il fare tutti insieme (opere da muratori, il fieno o quant'altro) non è stato ricreato, si è sempre fatto così e così si fa, punto.

Là si impara perché si vive, liberi, con altri tempi. I propri. Quelli della natura.
Si sta davvero insieme, presenti.

Sento di nuovo la spinta. E' di nuovo forte, pulsa!

Ho sempre percepito l' "unschooling" come il percorso più naturale e fisiologico per apprendere e scoprire.

La società, però, mi aveva indotto a scendere a compromessi..troppo "strana e diversa" questa non scolarizzazione, ragion per cui abbiamo mentalmente (e praticamente) optato per l'homeschooling presso una scuoletta.


Parlando di recente con un amico punjabi, gli ho spiegato per sommi capi tutto il contorno (e, diciamolo, il business...ma a lui non l'ho detto :D ) legato ai vari approcci pedagogici (montessoriano, waldorf, reggio, etc). 
In particolare mi son soffermata sui materiali usati, su quelli ammessi e non ammessi, etc....
lui dopo un po' mi ha interrotta con un 


"ma che senso ha? Se uno è libero di muoversi e vivere, 
perché dovrebbe aver bisogno di materiali specifici?"

Non ho saputo rispondere....mi son messa a ridere...mi ha lasciata senza parole..
oddio, ha ragione!!!


E lo dice/pensa una che 4 anni fa adorava il metodo Doman!!!
Quanti cambiamenti! Che dinamicità la vita!

Un paio di giorni fa ho anche scoperto che BGM sa leggere... non lo sapevo, non mi ero accorta di tutto il suo lavorio interiore per giungere a questa comprensione! Da 9 mesi a questa parte i giorni trascorrono molto liberi, senza le attività che un tempo avrei proposto.
Si legge, si fa, si esce, si guarda, si prova...insieme, da soli, in coppia...

Questi 9 mesi in cui ho creduto di aver accantonato le nostre attività (in senso negativo, con un profondo senso di colpa) , in realtà sono stati fonte di pura e reale vita, non programmata. Stimolante, divertente, dura, facile...per sua natura.

C'è bisogno di liberarsi...
Pian piano scrollarsi di dosso tutto ciò che ci vincola e soffoca.


Per chi dovesse esser interessato (nella pratica o per pura curiosità) linko il gruppo fb sull'Unschooling

martedì 9 luglio 2013

# Scorci/ Immagini



Tocco di bacchetta e...
oplà!

Insieme, 
 portato sulla schiena,
in contatto 
per osservare,
toccare,
vedere
(e anche pulire, spazzare, riordinare, innaffiare...)


Fascia lunga legatura sulla schiena


I pesi!
Ben tornati!

La turnazione li ha fatti riapparire!

-

E ancora,

Op!

Il calendario (countdown)
di BGM in attesa delle vacanze del papà!




Il Linguaggio dei Segni

Non ne ho parlato sinora,
non avevo pensato di annotarlo.

In fondo è un po' assurdo...sarebbe come annotare i libri letti ogni singolo giorno
o quante parole ci scambiamo in francese, o....

ma poi so che me ne pentirò, se non lo faccio!

Un diario chiede attenzioni e ti rende i ricordi quando il tempo sfuma.

Dai 3-4 mesi circa del Piccolo Hatha (credo di poterlo datare lì, l'inizio)
ho incominciato ad interessarmi al linguaggio dei segni.

Pensavo fosse macchinoso,
invece è molto funzionale e intuitivo!

Ho iniziato per gioco,
ma presto ha assunto la sua personale spontaneità,
tant'è che tutti i membri della casa l'hanno accolto con naturalezza
(BGM ha voluto indagare e scoprire i suoi termini preferiti, come "dinosauro").

Il Piccolo Hatha attualmente non li esegue/ripropone,
ma, ovviamente, li intende alla perfezione,
tant'è che, a volte, si prestano da inconscio tramite nel passaggio dall'italiano al francese.

Ho iniziato a scoprire questa lingua tramite un canale youtube
per poi approfondire grazie un sito

A scanso di equivoci (per la mia futura memoria arrugginita) ,
non uso un segno per ogni parola,
solo per alcune, quelle che ho sentito di voler/poter/dover utilizzare.







lunedì 8 luglio 2013

Prodotto


Post a reti unificate (non per meriti retorici, dialettici o di stesura, ma perché questa parte di percorso appartiene alla mia sintesi e non alla mia "scissione")


"L'ignoranza è forza, 
la guerra è pace, 
la libertà è schiavitù"
                          [1984, Orwell]

Ci siamo dentro. C’è poco da negare.
L’altra sera ho visto Hunger Games.
Il film si dipana in modo molto sempliciotto e banale, secondo me.

L’idea, però.
L’idea.
L’idea è brillante quanto angosciantemente attuale.
Poi, oggi, ho incontrato questo articolo.
Anche il succitato non è che sia particolarmente lungimirante,
una superficiale sintesi di una miriade di altri approfondimenti 
(uno dei quali : link),
ma, insomma, ho incrociato anche lui.


Siamo un prodotto.

Il prodotto di una manipolazione eco-socio-culturale.
E, peggio ancora, il prodotto di noi stessi; fautori e vittime della nostra omologazione.
Sto meditando di fare un passo ulteriore nel mio piccolo e personale percorso.
Smettere di essere un cyber-prodotto plasmato e spalmato sui noti network.
E’ più dura di quanto si pensi : è tutto perfettamente concatenato.
Eliminare l’auto (e i chilometrici spostamenti), sottrarsi al commercio, togliersi dalla veste di prodotto mediatico e dal ruolo di audience…sembra impossibile.  E’ rivoluzionario, nel senso che ti trasforma completamente la routine quotidiana.
Ha un effetto collaterale che è tanto profondo, quanto verbalmente noioso.
Essere padrone di se stessi, del proprio tempo.
Riscoprire le risorse intorno.
Lo devo ai miei figli. E’ fuori dubbio!
Con loro e grazie a loro non mi è stato più possibile prendere l’auto (raramente la bicicletta).
Dopo mesi e mesi di solitudine, si sta aprendo un mondo : quello dei vicini di casa, del paese, della propria interiorità.
Può sembrare insignificante, ma si pensi a quanto perdiamo, per esempio, programmando una spesa al grande supermercato del paese Tal dei Tali raggiungibile solo con l’auto.
Di fretta si agguanta il veicolo, ci si sposta soli e stressati.
Si entra nel supermercato ed ecco che si compie l’umana plasmatrice volontà :
il marketing cromatico ipnotizza.
L’assenza di orologi in evidenza è una strategia inversa
“Non pensare al tuo tempo.
Benvenuto nel paese degli sponsor e del consumo.
Lasciati abbacinare dalle nostre luci e dai colori.
Ti condurremo dove credi di voler andare, ti faremo comprare ciò di cui credi di aver bisogno.
Benvenuto nell’oblio!”.
Non solo.
Dietro e davanti questo incantamento c’è ben altro : sfruttamento, tossicità, manipolazione…e ci siamo noi!
Il Prodotto del Prodotto!
Wow!
Intontiti, paghiamo e ci rinfiliamo in macchina, da soli, stressati, con una o più borse piene di veleno, senza aver scambiato un solo rapporto umano sano ed equilibrato (a meno che qualcuno voglia considerare tale l’atto di perfezionamento della compravendita o le dinamiche che soggiaciono al posto nella fila della cassa).
Poter contare su di sé e sulla propria comunità può assumere una connotazione inversa.
Al posto di restringere il mondo, lo allarga.
C’è gioia genuina,nel senso che possiamo decidere noi quale sfumatura pratica e/o emozionale dare ad una giornata.
Il meriggiare può mantenere il sapore di casa con la calma o la gioia di ciò che configura la Tua Parte Attiva nella Tua Vita
o assumere il gusto di un té verde marocchino
o lo slancio di libri, vestiti e risate in compagnia
o del filosofeggiare tra diverse età
o pintarsi d’antico e di interessi comuni in una sintonia cercata per mari e monti e scovata a 100 m da casa : 100 m che portano in sé diversi continenti e storie e tempi estesi.
Lo ammetto, questa dinamica dei social network è quasi più subdola, tant’è che non ne sono ancora uscita!
Si rischia pure di non avere altri punti di incontro, ma penso che anche questa difficoltà  sia solo frutto della paura di abbandonare uno dei contenitori in cui ci hanno e ci siamo ingabbiati. E poi è così difficile uscire dalla tanta agognata era spazio-temporale del protagonismo, lo è per tutti. E’ il mondo del bello facile!
Fughiamo ogni equivoco.
Non sono complottista.
Amo solo la Mia vita.
Amo decidere per me.
E amo non sentirmi vincolata o dipendente da notifiche e post.

venerdì 5 luglio 2013

E va bene così, senza parole


Una carrellata di immagini,
perché questi colori mi fanno bene.



Memory occitano

Riciclo figurine : creazione di puzzle e domino

Capra capretta che bruchi l'erbetta..

Puzzle dei Pianeti

Presa a pinza : prime prove

Libro dinosauri sticker

giovedì 4 luglio 2013

Competenza dell'istinto nutrizionale

Avrei voluto scrivere un bel post,
con tanto di citazioni e argomentoni.

Il solo pensiero mi ha talmente annoiato da rendermi odioso persino l'affacciarmi qua!

Vado diretta e stringata.
A mo' di strappo di cerotto!

Op!

E' da un po' di tempo che lo osservo,
ora ne ho la certezza!

Mai messo in dubbio la competenza del corpo e dell'intuizione,
a maggior ragione se si tratta di bambini piccini,
ma non credevo...ecco, si, non credevo fosse così portentosa!

Non seguendo schemi di svezzamento
e lasciando a lui il libero apprezzamento di ciò che gli ruota intorno,
ho potuto constatare la competenza innata!

Sceglie il cibo a seconda delle esigenze del suo metabolismo,
spesso e volentieri agguanta frutta e verdura cruda e inizia a ruminare.

Sta diventando sempre più veloce,
ne prende la polpa e sputa la fibra!

E' capitato anche che la ingerisse, la fibra
ma in concomitanza con episodi di faticosa digestione
(l'ho memorizzato per la novità che portava con sé e verificato col senno di poi).

Tempo fa, non so più dove, avevo letto un articolo di uno studio scientifico che dimostrava questa tesi.
In sostanza ad un gruppo di bambini è stato concesso di scegliere ad ogni pasto cosa mangiare, avendo di fronte varie possibilità.
E' stato poi verificato come le scelte contingenti e universali di ognuno di loro, rispondessero perfettamente ai bisogni del loro metabolismi (sempre in linea relativa e in linea assoluta).

Mi sono anche resa conto che tutto ciò è possibile perché il suo istinto nutritivo non è stato deviato dal contatto con cibi industriali, quegli intrugli che hanno perso la loro essenza viva e pura.

E' un post scritto male e di fretta.
è evidente!l
Dovevo annotarlo, non potevo resistere a questo impulso!

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