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giovedì 11 novembre 2010

San Martino

Dalle nostre parti questa festività non è (più?) celebrata, non c'è una tradizione, la ricorrenza è stata quindi rievocata in modo molto casereccio e forse atipico.
Il modo in cui l'abbiamo proposta è svincolato da aspetti spirituali (non riteniamo giusto inculcare a nostro figlio un determinato credo o non-credo, pian piano gli offriremo tutti gli strumenti per conoscere e decidere autonomamente se avvicinarsi ad una piuttosto che ad un'altra religione, piuttosto che a nessuna);
è stata (e continuerà ad esserlo) insomma un'occasione per stare insieme e conoscere grandi esempi di bontà e generosità.

Con un "percorso" (termine un po' troppo pomposo ma la fretta non mi consente di attingere dal repertorio delle sfumature sinonimiche), dicevo, con un percorso trasversale, tramite le immagini evocate dalla poesia "San Martino" di Carducci, ci siamo sbizzarriti in attività afferenti (beh, afferenti con molta fantasia)

La nebbia agli irti colli piovigginando sale

e sotto il maestrale

Urla e biancheggia il mar

ma per le vie del borgo dal ribollir de'tini

va l'aspro odor dei vini, l'anime a rallegrar

Gira sui ceppi accesi lo spiedo scoppiettando

sta il cacciator fischiando sull'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi

stormi di uccelli neri come esuli pensieri nel vespero migrar

L'idea iniziale per la prima attività era di lavorare con la cera da modellare (cera presente anche come decorazione sul cartonato) ma purtroppo non ne avevamo a disposizione quindi abbiamo dovuto optare per la plastilina. In compenso ho ottenuto un ritratto (vedasi la faccia sul cucchiaio)
La seconda attività ha coinvolto l'uso degli gli acquerelli orientandoci sui colori che evocano il mosto, il vino, i tini (blu, rosso, nero, marrone)
Dopo di che abbiamo colorato con la cenere ed infine abbiamo creato una giostra di uccelli (due) neri.


Per quanto riguarda le tradizionali lanterne, ieri ne abbiamo costruita una alla nostra portata.
Una sola perchè mi piacerebbe crearne una per ogni anno e accumularle


barattolo di vetro ricoperto da carta velina rossa

Con delle immagini cartonate rappresentanti San Martino, il mendicante e un paesaggio,



 ho proposto al piccolo koala un teatrino per raccontare la storia di quest'uomo, Martino e del mendicante.
L'atmosfera è stata assicurata riscaldata dalla sola luce della lanterna



Sono momenti che scaldano l'anima..
Buona festa a tutti

6 commenti:

  1. Caspita, non ho fatto nulla di tutto ciò con i miei figli.:-(
    Chissà se riuscirò con i nipotini!?
    Bravissima mamma.
    ciaooo

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  2. Che bello, che bello! Niente di meglio per accendere la fantasia, anch'io adoravo raccontare le storie con l'aiuto di piccoli oggetti e figure...

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  3. Che belle cose che fai con il tuo bambino!
    Complimenti!

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  4. sono d'accordo con le ragazze che mi hanno preceduta nei commenti: bravissima, una super mamma! spero un giorno di essere così creativa anch'io con i miei bimbi/nipotini...
    Buon week-end!

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  5. il tuo koala è davvero fortunato ad avere una mamma dolce e creativa come te! sei super!!! complimenti! ps: l'idea di accumulare ogni anno una lanterna è bellissima!

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  6. Vi ringrazio molto, non so dire altro. I vostri commenti mi lusingano molto
    Grazie di cuore

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